Occorre avere chiari gli obblighi da rispettare quando si valuta la sostituzione della caldaia: vi parliamo della normativa su scarico gas per caldaia a condensazione che occorre conoscere per valutare la fattibilità della sostituzione della propria caldaia con un modello di ultima generazione
Le moderne caldaie a condensazione costituiscono la soluzione preferenziale in occasione della sostituzione di vecchie caldaie sia alla luce del DLgs numero 201 del 6 novembre 2007, sia alla luce dell’obbligo di produzione e installazione di caldaie a condensazione in vigore dal settembre 2015.
Gestione Scarico fumi: la Normativa
Ultimo testo in ordine cronologico a definire le linee guida per lo scarico gas delle caldaie a condensazione è la legge 90/2013. Questa normativa tratta lo scarico gas di tutti gli impianti termici e il suo testo fa espressamente riferimento alle caldaie a condensazione.
Per le caldaie a condensazione non c’è obbligo di scarico dei fumi in un condotto che porti sul tetto dell’edificio ed è possibile utilizzare o installare uno scarico a parete: in tale caso, però, è fondamentale rispettare i requisiti e le distanze già previste dalla normativa italiana ed europea .
La deroga è una conseguenza delle differenze di progettazione e funzionamento delle caldaie a condensazione che hanno bisogno di scarichi in materiali specifici rispetto a quelli per le caldaie tradizionali. La normativa su scarico caldaia a condensazione precisa l’obbligo del rispetto di esatti calcoli di pendenza dello scarico utile a far defluire eventuale condensa acida.
La caldaia a condensazione produce anche una certa quantità di condensa nel camino di scarico dei fumi, condensa che deve essere smaltita e deve lasciare lo scarico e la caldaia nel più breve tempo possibile per essere raccolta in apposito sifone.
Scarico della condensa: cosa dice la legge?
Le caldaie a condensazione sono un’assoluta novità nel panorama del riscaldamento ma il loro funzionamento, che prevede il riutilizzo del calore dei fumi della combustione, genera condensa acida da potere corrosivo.
Questa condensa non è semplice acqua, è un prodotto chimicamente attivo che va quindi smaltito in modo appropriato, secondo quanto specificato dalla Norma. Quando si installa una caldaia a condensazione occorre, quindi, predisporre anche uno scarico adeguato per dimensioni e pendenza così da favorire l’eliminazione di questo liquido.
Il Ministero dell’Ambiente ha chiarito, a tal proposito, alcuni punti. Innanzitutto le acque derivanti dalla condensazione possono essere smaltite insieme agli scarichi delle acque meteoriche, costituendo quindi acque reflue urbane. In alcuni casi particolari risulta anche possibile creare un apposito pozzetto per lo scarico e la neutralizzazione della condensa da installare a monte rispetto allo scarico in fogna. L’unica vera accortezza è controllare il materiale di cui è composto il pluviale o la condotta che deve convogliare le acque in fogna. La condensa è, infatti, acida, e occorre assicurarsi che non scorra su materiali che possono subire corrosione.